Kim Dotcom, fondatore dei famosissimi siti megaupload e megaplay, potrà avere accesso al materiale sequestrato in occasione del suo arresto, avvenuto nel gennaio 2012. Lo ha confermato la corte d’appello in Nuova Zelanda, stabilendo anche le modalità in base alle quali il fondatore di Megaupload avrà la possibilità di consultare quanto sottrattogli.
Dotcom, aveva descritto Megaupload come un servizio di cloud storage Dropbox-like e che non era responsabile di quello che i singoli utenti caricavano all’interno del portale
Nel dettaglio, a Kim Dotcom saranno in realtà restituiti dei cloni dei dispositivi sequestrati, inclusi computer portatili e desktop, memorie varie e server: come condizione per riottenere tutto ciò, dovrà dare le proprie password alla polizia neozelandese, come descritto dal legale Ira Rothken:
Le password saranno date solo a due ufficiali di polizia della Nuova Zelanda, sotto il giuramento di non fornire l’informazione a nessun altro, per fare in modo che gli Stati Uniti non abbiano beneficio dei dati illegalmente sottratti e altre violazioni della privacy di Dotcom